Scoprire l'Isola d'Elba in primavera

Scoprire l'Isola d'Elba in primavera

Molte persone, ancora oggi, pensano che andare  in vacanza al mare, specialmente se si tratta di isole piccole, come l’Isola d’Elba, sia un’attività da svolgere esclusivamente in luglio ed agosto,  pena l’annoiarsi mortalmente.
Ed invece è proprio fuori stagione, o meglio in primavera, che un’isola come l’Elba,  sa schiudersi al visitatore offrendo il meglio di se.
Si schiude regalando i profumi intensi della primavera, con tutta la sua macchia mediterranea e  si schiudono gli abitanti che si mostrano preziosi alleati e disponibili verso i pochi turisti.
E poi la natura meravigliosa e incontrastata, puntellata di calette che sembrano fatte apposta per quei pochi fortunati, come fossero in una spiaggia privata.
In questo magico momento, si fa fatica ad immaginare il grande afflusso che seguirà nei prossimi mesi, ma fino ad allora è possibile per questi fortunati, poter abitare e non fagocitare  questa splendida isola e le possibilità di escursioni e attività sportive sono innumerevoli oltre che andare alla scoperta dei suoi borghi con viste mozzafiato annesse.

Ecco qui i miei consigli e le mia lista dei “to-do-absolutely” … a parte fare il bagno nelle calette, per quello c’è da aspettare ancora poche settimane 🙂

1) Elba Napoleonica

La primavera è il momento migliore per scoprire quante tracce di Napoleone siano ancora visibili qui. Napoleone si è fermato solo 6 mesi all’Elba, ma evidentemente tra l’isola e l’imperatore ci fu amore a prima vista.
Se si è appassionati del genere: c’è la Villa Napoleonica, Villa S. Martino, che fu la sua residenza, e ancora Villa dei mulini, mentre a Portoferraio c’è il museo dei cimeli. Sembra di fare un salto nell’era Napoleonica.

2) Alla scoperta delle miniere

E’ una Elba un po’ insolita questa, dove l’azzurro del mare, lascia spazio ai colori abbaglianti dell’ematite. Un paesaggio davvero suggestivo quello del parco  minerario. E le  miniere ci parlano della storia di un popolo che fino a poche decine di anni viveva di questo prima che il turismo avesse la meglio. E in alcuni tour organizzati è possibile portarsi a casa i minerali che si trovano.

3) Le Calette

Sono tante, numerose, bellissime, alcune isolate, spesso nascoste e alcune inaccessibili.
C’è solo l’imbarazzo della scelta. Io opto e quindi consiglio,   una caletta situata al nord dell’isola: Capobianco. Ci si arriva da una scalinata che lascia mozzafiato anche se ci potessimo andare tutti i giorni. Ci si perde in un colore d’acqua unico, dato dalla ghiaia bianca. Consiglio di portarsi dell’acqua perché non ci sono bar.

4) Il borgo di Capoliveri

E’ un borgo piccolo, medioevale ed unico. Il  suo centro storico è costellato da molti ristoranti che offrono dell’ottimo pesce, taverne e bar.  Io consiglio di arrivarci all’ora del tramonto per un aperitivo e godersi un po’ l’area di paese e sapere che sotto di noi c’è il mare insieme al profumo della macchia mediterranea circostante, ti riappacifica con il mondo intero.

5) Una lunga passeggiata

Per chi pensa che una piccola isola sia solo mare,  può prendere la macchina e perdersi nel suo ricco entroterra, basta una colonna sonora e una buona compagnia e se ci piace camminare il nostro percorso può terminare con un buon trekking sul monte Capanne, con il suo spettacolo  da cui è possibile ammirare tutte le isole dell’arcipelago, godendo di  un punto di vista privilegiato.

6) Arrivare e soggiornare

I traghetti per l’Elba partono tutti da Piombino, ci sono diverse compagnie che operano, si arriva a Rio Marina o  Porto Ferraio, che sono due ottime mete di partenza per scoprire l’isola. Per il pernottamento invece c’è proprio di tutto: dal piccolo B&B di charme, all’agriturismo immerso nella natura, al classico albergo o case stagionali. Il bello del viaggiare fuori stagione è il poter trovare posto quasi ovunque, anche se si organizza un last minute.

7) Prendersi il tempo

Ricordarsi di prendersi il tempo di passeggiare lentamente, assaporare tutti i profumi della natura, godere del silenzio delle spiagge fuori stagione e del rumore fragoroso delle onde,  ammirare i tramonti placidi che questa isola dona.

8) Cosa portare via

Da un viaggio si portano via  i ricordi e le fotografie, non ho molta simpatia per i souvenir.
A meno che non si tratti di un souvenir gastronomico ed in questo caso l’Elba produce un ottimo vino Aleatico, ecco questo è un buon souvenir, insieme alla schiaccia ubriaca o schiaccia unta che altro non è che una schiacciata dolce.

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