Incastonato a mille metri d’altitudine nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, sorge Scanno, paese caratterizzato dalla presenza di un lago dall’eccentrica forma a cuore, che da diversi anni appartiene al circuito dei Borghi più belli d’Italia.
Questo borgo abruzzese della provincia dell’Aquila conserva intatta l’architettura e lo stile dei secoli passati, con vicoletti stretti, ripidi e caratteristici. Possiede un forte legame con la tradizione e l’aspra terra di montagna esaltato nei riti e negli sguardi fotografati della gente del luogo.
Molti dei palazzi di Scanno sono caratterizzati da un’architettura barocca che si armonizza bene con gli elementi romanici e gotici preesistenti, grazie alla pietra locale, capace di resistere ai rigori del clima montano. E se è pur vero che molti di questi edifici andrebbero risistemati per le evidenti crepe e la perdita del colore originario, è altrettanto vero che il centro storico del borgo è rimasto armonico e compatto.
Ad accrescere in ricchezza questo piccolo centro montano fu l’aristocrazia terriera – grandi e piccoli proprietari di pecore. Le famiglie infatti gareggiavano nell’affermare il loro prestigio con la costruzione di imponenti palazzi, arricchiti e decorati con gli elementi architettonici più vari: portali, colonne, archi, cornicioni, lesene, angeli, putti, balconi, trifore.
Da vedere oggi, lasciandosi trasportare dal piacere degli occhi, sono la Chiesa Madre del XII secolo, la Chiesa rinascimentale di Sant’Antonio, la suggestiva corte del seicentesco palazzo Tanturri de Horatio, l’affresco della Madonna in trono della chiesetta di Santa Maria di Costantinopoli e la fontana del XIV secolo.
Ma la bellezza di questo borgo si cela anche nelle antiche arti applicate: nell’artigianato orafo (tra i gioielli, famose le circeije, la presentosa e la cicirchieta), nell’arte del ricamo con la lavorazione del tombolo e nei costumi femminili. Quest’ultimi infatti costituiscono il prodotto più tipico del paese e possono essere ammirati, in particolare, nel corso della rievocazione di un antico corteo nuziale del 14 agosto, dal nome “Ju Catenacce”.
Il Lago a forma di Cuore
Altra particolarità di Scanno è il lago, formatosi in seguito al distacco di una frana dal Monte Genzana, oggi il più grande d’Abruzzo.
Incastonato fra i Monti Marsicani, è lungo 1722 metri e largo 700, con una profondità massima di 32 metri, e presenta una forma che da secoli infiamma l’immaginazione di tutti, quella a cuore.
Tante le leggende che ruotano attorno a questo lago. Tra queste ve ne è una che vede come protagonista la bellissima fata Angiolina, di cui si era invaghito del mago Baialardo, che ordinò il suo rapimento. Per sfuggire ai rapitori, la fatina fece in modo che sotto i loro piedi si materializzasse un lago, nel quale sprofondarono. Più recenti sono invece le voci in merito alla presenza di anomalie elettromagnetiche sul fondo del lago, capaci di far impazzire le bussole.
Nel lago non ci sono vere e proprie spiagge, ma è comunque concessa la balneazione. Consentita anche la pesca e il noleggio di barche e pedalò per un tour più comodo.
Il lago è attrezzato anche da un’area di sosta per camper, ideale per chi decidesse di soggiornare nel territorio per più giorni godendosi così del vicino Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, splendida oasi dove ammirare numerose varietà di piante e di animali come l’orso, il camoscio, il cervo e il lupo.
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