Flora mediterranea e aceri giapponesi, meravigliosi roseti e noci americani: il Giardino di Ninfa, nel Lazio, tra Cisterna di Latina e Sermoneta, è uno di quei luoghi che vanno visitati almeno una volta nella vita e dove ci si mette in pace con la natura.
Grazie al clima unico che qui si ritrova (la rupe di Norma protegge il territorio dai venti del nord e crea un microclima favorevole), sono cresciute al suo interno, tra il fiume Ninfa e vari ruscelli d’irrigazione, circa 1300 specie di piante provenienti da ogni parte del mondo.
Accanto alla flora mediterranea e ai roseti, infatti, si ammirano noci americani, aceri giapponesi, yucca o l’albero della nebbia, così chiamato per le sue infiorescenze a piumino rosa simili a zucchero filato.
Il giardino si estende su una superficie di circa 8 ettari e deve il suo nome al tempietto di epoca romana dedicato alle Ninfe Naiadi, (il suo simbolo se così possiamo affermare) che si trova al centro di un isolotto. Eletto dal New York Times il più bello e romantico del mondo, premiato nella sezione “L’eredità europea dei giardini e del giardinaggio” dell’European Garden Award 2018-2019, dichiarato Monumento naturale dalla Regione Lazio dal 2000 e Oasi affiliata del WWF.
È un luogo congelato nel tempo, dove forte è il ricordo della piccola città medievale, se ne trova traccia nei ruderi della chiesa e in quel che resta del castello. L’Oasi di Ninfa è il luogo perfetto per i prossimi weekend di primavera. Insieme al Castello di Sermoneta e il Parco Naturale Pantanello, i Giardini di Ninfa sono di proprietà della Fondazione Caetani.
La città di Ninfa
Ripercorriamo la storia, molto turbolenta, della città di Ninfa intorno alla quale sorge questo luogo da fiaba. La piccola cittadina agricola nacque sotto l’impero romano ma acquistò importanza politica e religiosa più tardi, quando la palude invase la via Appia e la Pedemontana divenne l’unica strada sicura per raggiungere il Sud dell’Italia; per questo motivo era obbligatorio transitare per Ninfa. Ninfa ebbe numerosi proprietari nel corso degli anni, tutti appartenenti alla nobiltà romana. Nel 1294 Benedetto Caetani divenne pontefice con il nome di Papa Bonifacio VIII e nel 1298 aiutò Pietro II Caetani ad acquistare Ninfa ed altre città limitrofe, segnando l’inizio della presenza dei Caetani nel territorio pontino per circa sette secoli.
Nel ‘300 Ninfa fu saccheggiata e distrutta per mano di Onorato Caetani, sostenitore dell’antipapa Clemente VII, avverso al ramo dei Caetani che possedevano Ninfa. La città, rasa al suolo, fu abbandonata e mai più ricostruita anche a causa della malaria che imperversava nella zona. La costruzione del bellissimo giardino fu voluta da Gelasio Caetani nei primi anni ’20. L’ultima erede e appassionata proprietaria del giardino incantato fu Lelia Caetani che abbinò piante e colori come si fa in un quadro e non ostacolò la naturale crescita delle piante. Rimasta senza eredi, costituì la fondazione Roffredo Caetani per garantire la cura del giardino e valorizzare il territorio lepino di cui fa parte.
Nel giardino di Ninfa ci sono i resti di Santa Maria Maggiore, una chiesa del 900 completa di affreschi, un fiume trasparente attraversato da ponti pittoreschi e piante e fiori provenienti da tutto il mondo.
Aperture 2019
Il giardino, non troppo distante da Roma, è visitabile e aperto al pubblico solo in determinate occasioni, generalmente da aprile a ottobre ogni primo sabato e domenica del mese. I gruppi organizzati invece possono visitare il giardino tutto l’anno prenotando una visita guidata. Il giardino è aperto alle scuole con visite guidate ad aprile e maggio.
Si possono visitare i giardini se piove? L’amministrazione garantisce le visite anche in caso di pioggia. Il consiglio è di avere un abbigliamento adeguato visto che la visita avviene su sentieri all’aperto.
Qui sotto trovate tutte le date di apertura per il 2019:
APRILE: 6 – 7 – 14 – 21 – 22 – 25 – 28
MAGGIO: 1 – 4 – 5 – 12 – 19 – 26
GIUGNO: 1 – 2 -16
LUGLIO: 6 – 7 – 21
AGOSTO: 3 – 4 – 15
SETTEMBRE: 7 – 8
OTTOBRE: 5 – 6
NOVEMBRE: 3
Orari e Biglietti
Il biglietto per la visita ai Giardini di Ninfa costa 15 euro, più 0,50 centesimi in caso di prevendita; 8 € per persone con disabilità superiore al 75%; ingresso gratuito per bambini sotto i 12 anni. Per i soci FAI ingresso a 12.50. La biglietteria online è attiva all’indirizzo www.giardinidininfa.it
Il Giardino di Ninfa ha un ampio parcheggio per automobili, pullman e camper. Le visite partono ogni 10 minuti e durano circa un’ora. È possibile fare il giro del parco solo in gruppo e con visita guidata. Accanto ai Giardini di Ninfa c’è il Parco Naturale Pantanello che ricostruisce il tipico ambiente delle paludi Pontine con laghi palustri e vegetazione autoctona.
Come arrivare
l Giardino di Ninfa si trovano in una poco servita da treni e autobus. Il modo migliore per raggiungerli è in auto. Da Roma prendete la statale 148 e proseguite fino al bivio per Borgo Bainsizza.
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