Gli sposi torneranno a baciarsi sull’altare senza mascherine. Da oggi 27 giugno cade l’obbligo, per i futuri coniugi, di indossare la mascherina durante la cerimonia
Resta invece per il sacerdote l’indicazione di proteggere le vie respiratorie e di mantenere la distanza di almeno un metro dagli sposi.
A riferire le novità è la Conferenza Episcopale Italiana che dà notizia della risposta ad un quesito posto dagli stessi vescovi al ministero dell’Interno.
Il Comitato Tecnico Scientifico, interpellato dal Viminale, osserva che, “non potendo certamente essere considerati estranei tra loro, i coniugi possano evitare di indossare le mascherine, con l’accortezza che l’officiante mantenga l’uso del dispositivo di protezione delle vie respiratorie e rispetti il distanziamento fisico di almeno 1 metro”.
Il Cts ritiene anche che tale raccomandazione possa estendersi alla celebrazione del matrimonio secondo il rito civile o secondo le liturgie delle altre confessioni religiose.
Se la novità delle nozze riguarda la ristretta platea delle coppie che ha confermato il matrimonio nonostante le norme post-emergenza Covid, da oggi entra in vigore una novità nelle celebrazioni religiose che invece riguarda tutti. Non sarà più obbligatorio, infatti, per i sacerdoti indossare i guanti monouso per la distribuzione della Comunione.
Si raccomanda anche ai fedeli di detergersi le mani prima di prendere l’ostia e comunque resta la raccomandazione degli esperti di continuare ad evitare la Comunione direttamente in bocca.
Nelle messe il momento della Comunione è “una delle fasi più critiche” nel rischio contagio ma “l’uso non corretto dei guanti può infondere una falsa sensazione di sicurezza” che può agevolare la diffusione del virus anziché evitarla.
Senza guanti occorrerà fare maggiore attenzione – sono sempre le indicazioni del Viminale a seguito del parere del Cts – al fatto che non entrino in contatto le mani del celebrante con quelle dei fedeli.
Buona parte dei matrimoni previsti per il 2020 in Italia sono stati rinviati per l’emergenza coronavirus, ma c’è chi non ha rinunciato nonostante le restrizioni con le quali vanno svolte le cerimonie.
- Durante il ricevimento, ad esempio, vale la regola del distanziamento fra i tavoli e self service porzionato
- Mascherina solo al chiuso, niente foto di gruppo e balli ravvicinati
Gli invitati e ovviamente gli stessi sposi «in ambienti interni ed esterni non avranno l’obbligo di indossare la mascherina chirurgica nei casi di allontanamento dal proprio tavolo, a condizione di rispettare il distanziamento interpersonale di 1 metro se soggetti non conviventi» - I fotografi – recita l’ordinanza – dovranno indossare la mascherina e organizzare il servizio fotografico «in modo responsabile»
- In caso di festa danzante, ai matrimoni, nella pista da ballo dovrà essere rispettato l’indice di affollamento di due metri quadri per persona.
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