Sembra un dipinto, invece è tutto vero. Un paesaggio incredibile che sembra un sogno, invece esiste per davvero.
Un’esplosione di colori (e sensazioni) che non ha bisogno di filtri. Le Montagne Arcobaleno del Perù non sono un miraggio e sono proprio così come le vedi (anche su Instagram). Madre Natura, la Pachamama tanto cara agli Inca, ha davvero dato il meglio di sé, dipingendo un vero e proprio arcobaleno sulle Ande. Onde color ocra, giallo, azzurro, viola, verde, salgono e scendono dalle pendici delle colline con curve sinuose, come i nastri colorati di un pacchetto regalo tutto da scartare (e scoprire). In Perù si chiama Montaña de Siete Colores (Montagna dei sette colori) o semplicemente Montaña de Colores , ma il nome geografico è Vinicunca ed è un monte di 5,200 metri sul livello del mare e fa parte della Cordigliera delle Ande. Una cima sacra agli Inca nella quale venivano fatti sacrifici agli dei, che insieme a Machu Picchu, una delle sette meraviglie del mondo moderno che non ha bisogno di presentazioni, è un luogo magico, vitale, vibrante da inserire prima di subito nella lista dei luoghi da visitare almeno una volta nella vita.
Ma cosa rende le Rainbow Mountains così colorate? Quando il ghiaccio che copriva il Vinicunca si è disciolto ha rivelato al mondo l’incredibile bellezza che nascondeva, ovvero i diversi strati minerali di cui la roccia era composta. Il rosso proviene dal ferro ossidato (noto anche come ruggine), il giallo è dovuto alla presenza di solfuro di ferro, il marrone porpora deriva dalla goethite o dalla limonite ossidata, e il clorito è ciò che causa la diversa tonalità di verde (esclusa la vegetazione). Ma i colori delle Montagne Arcobaleno sono davvero così vividi? Il tempo gioca un ruolo fondamentale nel determinare quanto siano vivaci a occhio nudo, ma in una giornata luminosa e limpida le montagne sembrano davvero un arcobaleno ondulato.
Come ci si arriva? Per prima cosa, devi arrivare a Cusco (dichiarata patrimonio dell’umanità nel 1983 dall’UNESCO, capitale dell’Impero Inca) con un volo di collegamento da Lima. Da lì, il sentiero è a tre ore di auto tramite bus. Per raggiungere il punto panoramico più suggestivo, però, è necessario percorrere un sentiero a piedi di circa 10 chilometri tra andata e ritorno.
Da non sottovalutare il fattore altitudine: consigliatissimo trascorrere alcuni giorni a Cusco prima di visitare Vinicunca per avere la possibilità di adattarsi molto più velocemente all’alta quota. Da non perdere le piccole comunità locali disseminate lungo il tragitto, che tengono intatte la cultura millenaria e le tradizioni peruviane fatte a sua volta di mille colori e sfumature sgargianti, così come gli alpaca, i lama e i vicuña, gli animali autoctoni dal manto pregiato che popolano gli altipiani andini da secoli. Il clima durante il trekking non è particolarmente freddo, ma non appena si arriva sulla cima, la temperatura diventa gelida e spesso nevica. Ma ne vale la pena. Uno spettacolo naturale che toglie il fiato e che ancora riesce a lasciare senza parole anche i viaggiatori più incalliti.
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Da vedere assolutamente anche la Red Valley che sta dietro alla montagna arcobaleno!